Due donne che praticano Aikido

L’Aikido e le donne

Un articolo della M. Flaviana Calignano

Docente del Dojo Aikido Torino

Quante volte abbiamo avuto paura per quello sguardo che ti “sveste”, per quelle parole che ridicolizzano il tuo “essere donna”, per quei gesti che non hanno nulla di rispettoso nel tuo essere un’“essere umano”… 

In qualunque fase tu sia della tua vita (bambina, adolescente, donna), quella paura fa parte di te perché l’hai respirata ancor prima di essere tra la gente mentre eri protetta nel grembo di tua madre.

Un giorno, in età adolescenziale, per uno sguardo e un sorriso di compassione all’aggressività delle parole di un ragazzo, questo decise di tirarmi un pugno per scacciare quello sguardo, quel sorriso dal mio volto. Evitai quel pugno e non so ancora oggi se il mio corpo si spostò nel momento giusto per la fortuna del principiante o per la volontà di non voler ricevere quel pugno che non aveva alcun motivo di esistere. Una cosa però la capii subito: quel “vuoto” che avevo creato in quel momento fece a quel ragazzo più male di quanto avrei potuto fargli se avessi provato a parare il suo pugno perché una volta che cadi in quel vuoto comprendi l’assurdità e l’inutilità del tuo gesto. Anni dopo scoprii che esisteva un’arte marziale, l’Aikido, in grado di insegnarti a gestire quel vuoto ma soprattutto a gestire le paure con cui noi donne fin da bambine dobbiamo, purtroppo, imparare a convivere. Ancor più mi attirò verso questa disciplina la scoperta che veniva chiamata dal suo fondatore ”L’Arte della Pace”. Ma come può un’arte marziale, per sua stessa definizione, essere un’arte che promuove la pace, l’armonia dell’Universo? Perché è più di un’arte marziale, è una filosofia di vita che ti insegna a prevenire la necessità di creare quel vuoto e se questo non fosse possibile, a governarlo affinché sia tu a decidere il modo più corretto di agire per annullare la sofferenza fisica e/o mentale arrecatati senza però passare da vittima a carnefice. 

L’Aikido ci insegna a gestire quelle emozioni che ci tolgono la lucidità necessaria per non farci prendere dal panico e renderci consapevoli dei nostri limiti e delle nostre capacità. Non possiamo puntare sull’utilizzo della mera forza fisica perché non è una caratteristica femminile come invece è l’astuzia, la ricerca dell’efficacia con il minor dispendio di energia. Il vuoto che creiamo con i “waza” è cedevolezza astuta e non debolezza. La pratica costante dell’Aikido porta in superficie le nostre insicurezze non per farci sentire inadeguate quando ci confrontiamo con i nostri compagni sul tatami nel Dojo ma per affrontare i nostri demoni, per migliorarci come uomini e come donne e renderci liberi da tutto quello che può compromettere l’armonia dell’Universo, l’armonia tra le persone. 

L’Aikido è una disciplina complessa che non permette immediatamente, a chi inizia la pratica, di imparare a proteggersi da uno stupro ma ci permette di scoprire le nostre potenzialità. Studiamo, impariamo e poi tutto diventa, con la costanza nell’allenamento, così naturale da dimenticarsi del fatto di aver faticato tanto per arrivare fin lì consapevoli che nell’attimo in cui ci fosse bisogno, tutto è dentro di noi pronto ad aiutarci.

“..usiamo il corpo anche come veicolo per addestrare la mente, calmare lo spirito, e raggiungere la bontà e la bellezza… La pratica dell’Aikido promuove il valore, la sincerità, la lealtà, la magnanimità e la bellezza, e rende anche il corpo forte e sano. Nell’Aikido, non ci addestriamo per imparare a vincere; ci addestriamo per imparare ad essere vittoriosi in ogni situazione” (Morihei Ueshiba, L’Arte della Pace)

M. Flaviana Calignano

Trovi un altro articolo su donne ed Aikido qui: https://aikidotorino.net#donne

11 commenti
  1. Angelo Coppolecchia
    Angelo Coppolecchia dice:

    Cara Flaviana,ho letto molto volentieri il tuo scritto dedicato alle donne e Aikido.mi trovo d’accordo con ciò che scrivi.Le donne non sono una forza debole,e lo dimostrano in tutti i campi .e anche nella pratica dell’Aikido sono un passo avanti,dove non arriva la forza fisica ,arriva sempre la forza della tecnica.mi complimento con te, anche per la pazienza che hai.brava.

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  2. Laura Carabotti
    Laura Carabotti dice:

    Grazie Flaviana per la tua riflessione e per tutti gli insegnamenti che ci porti sul tatami. Credo che per noi donne sia importante esplorare il nostro potenziale aldilà della forza fisica: L’aikido ci aiuta a prendere consapevolezza, a conoscerci e questo ci dà uno strumento efficace per rapportarci a tutto quello che ci circonda, bello o brutto che sia. Grazie ancora

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  3. Boris La Palermo
    Boris La Palermo dice:

    Sono senza parole e con gli occhi lucidi…
    Mi sono emozionato e immedesimato tanto nel percepire il cambiamento di questa giovane adolescente che nonostante le paure, grazie all’Aikido, sia diventata la splendida e consapevole donna che è ora.
    Grazie infinite per questa intima testimonianza che racchiude l’essenza della pratica ed è fonte di ispirazione.

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  4. Sara
    Sara dice:

    Che testo chiaro e potente! Maestra Flaviana, grazie di cuore per avere condiviso e verbalizzato ciò che tutte noi cerchiamo e sentiamo nella pratica, ognuna a un punto diverso del proprio cammino, ognuna determinata a crescere nella Via 🙏❤️

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  5. MAnu
    MAnu dice:

    “La pratica costante dell’Aikido porta in superficie le nostre insicurezze non per farci sentire inadeguate quando ci confrontiamo con i nostri compagni sul tatami nel Dojo ma per affrontare i nostri demoni, per migliorarci come uomini e come donne e renderci liberi da tutto quello che può compromettere l’armonia dell’Universo, l’armonia tra le persone.” ….che dire di più!! Quante volte ci abbiamo riflettuto… e quante ancora lo faremo!! Grazie per l’insegnamento, l’esempio e la condivisione! 🧡

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  6. Anna
    Anna dice:

    Ottima riflessione Maestra Flaviana. Quando racconto la pratica, spesso mi sento chiedere se l’Aikido “serva” come mezzo di autodifesa femminile. Serve, come ci spieghi bene, nella misura in cui è un percorso di crescita e di consapevolezza. Attraverso la pratica costante, non solo ci insegna a gestire il “pieno” e il “vuoto” in modo efficace, ma ci aiuta ad affrontare le nostre paure, a fare emergere la nostra energia, ad affinare i sensi, a controllare le nostre emozioni anche in un contesto di potenziale pericolo. Ci sono tecniche di autodifesa più immediate e operative. L’Aikido non è in contrapposizione a questi utili strumenti: è un percorso più complesso, che ci ripaga ampiamente degli sforzi in un orizzonte più ampio e più duraturo

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  7. Boris La Palermo
    Boris La Palermo dice:

    Se fossi una donna vorrei avere la tua forza, il tuo coraggio e la tua sensibilità.
    Sempre bello rileggere le tue parole.
    Grazie 🙏

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