Di flussi e curvature
Per te le riflessioni sull’Aikido, di un nostro bravo praticante, professore di Fisica, tra scienza e tradizione spirituale…
Me la tiro. Me la tiro stando ben saldo al terreno, sono praticamente il pianeta Terra, già immagino quanta massa dovrei avere accumulato, adesso che siamo un tutt’uno, e chi mi schioda dall’Universo! Io e la Terra stiamo così bene nell’Universo, e me la tiro dicendovi che sono cosciente di quanto possa sfruttare la curvatura che stiamo creando nello spaziotempo, eh si, merito anche mio ovviamente. Non fraintendete, cerco di spiegarmi meglio: è che proprio me la tiro, ma non ci posso far niente. Va bene, forse devo aggiungere qualche dettaglio prima di sembrarvi fastidiosamente supponente, prima che mandiate a stendere me e il pianeta Terra… Insomma, per capirci, guardate là! Dalla sua casetta nell’Universo qualcosa -qualcuno?- sta arrivando verso di me e la mia fedele Terra, seguendo incurante una bella linea retta: ora viene il bello.
Ricordo che una volta un maestro di Aikido mi fece vedere che c’è qualcosa dentro, dentro questa massa -mia vostra della Terra- dimora un’energia che fluisce, che preferisce linee armoniche, linee che da rette diventano curve e spirali! Poi ricordo anche un altro maestro, che a scuola mi raccontò la storia della massa che è energia -il viceversa è anche ammesso- e di come tutto quel che associamo al dove e quando giaccia su un enorme telo sinuoso, fatto da mille e più ripiegamenti, dune siderali. Quindi? Quindi da buon allievo riporto la somma delle informazioni, e me la tiro (ancora!).
Si, me la tiro, attiro verso me quella linea che sta arrivando da tanto lontano o da dietro l’angolo, quell’energia che scorre lungo la curvatura dello spazio e del tempo che ci circonda. Non so cosa sia, chi sia, ma la sua Natura è la stessa della mia, anche la sua massa contiene energia che scorre, e quando mi passa a fianco non posso che accoglierla nel mio personale tessuto di curve; è allora che ci uniamo, le linee da rette si fondono in archi che danzano attraverso spirali.
Avete capito ora? Non importa afferrare appieno, forse è più facile provarlo. Quando ci incontreremo, i nostri raggi di energia e luce non viaggeranno mai più paralleli, si fonderanno, e allora sarà Ai-Ki-Do, Ai perché ci incontriamo, con Ki sempre più grande (ora unione delle nostre singole energie), e Do, ché la via non termina certo qua: facciamo un giro attorno alla Terra, sfruttiamo la curvatura dello spaziotempo, pronti insieme ci dirigiamo verso altri corpi, altri esseri di luce. Andiamo a portare un messaggio che forse suona un po’ così:
Danza la luce
non molle, ma morbida
su linee di Ki.
P.B.
Bravo Piero!
Da scienziata-aikidoka non posso che dirti, caro Piero, bellissima riflessione che condivido pienamente! Grande Piero!
Meraviglia!
Bellissimo pensiero,detto da un fratello di dojo mi riempie di felicità. Bravo Piero
Big Piero !! Hai fatto una vera è propria prolusione di che cos’è l’Aikido con una ironia e inevitabile energia , che si percepivano su tutte le linee , giusto per far riferimento alle tue citazioni !! Il famoso “KI” da paura , si sentiva anche nelle tue parole , e se te la tiri tu…figurati io😂‼️
Genko Super Star
Bravissimo Piero🤩 Fisica e tradizione che si incontrano, profondità e ironia…wow!!
Molto bello, grazie Piero.
Bellissimo scritto Piero, grazie mille!!!!!
Fantastico !!!
Grande Piero
Anche io me la tiro… di poter praticare e condividere esperienze con cotanto scrittore!
Well done Pieruz!
Bellissimo Piero, grazie!