A.I. o Ki…?

Un Post di: Giancarlo Taraschi
(Istruttore del Dojo Aikido Torino)

Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale, Elon Musk si è inventato un chip da installare nel cervello umano, così quando dovremo fare qualsiasi cosa, basterà pensarlo con la mente e faremo tutto quello che ci trasmetterà il cervello…

Se sarà davvero così, siamo veramente “fregati”!!!

Mi piace pensare che non diventeremo dei robot, piuttosto esseri umani che scelgono di praticare un’arte marziale come l’Aikido, che invece di metterti un chip nel cervello, ti insegna a “sentire” il tuo corpo, per apprendere quotidianamente la via per accrescere il tuo “Ki”, l’energia vitale senza la quale non avrebbe senso vivere!

Sembrerebbero affermazioni “esagerate”, ne sono consapevole, ma è proprio questo che ti fa diventare “unico”, un tutt’uno con le energie dell’universo.

Nel leggere “La filosofia dell’Aikido” di John Stevens, interprete eccellente della parola di O’Sensei, che consiglio a tutti di leggere, mi ha profondamente colpito questa pagina del libro che vi riporto di seguito:

“Il maestro Ueshiba esortava continuamente i suoi allievi a non dimenticare che tutte le cose emanano dallo Spirito Unico. Questo diagramma medievale può essere interpretato in due modi: tutte le cose emanano da un unico punto e tutte vi tornano. Analogamente, la creazione artistica si sviluppa da un solo punto, pur rimanendo incentrata su di esso.”

L’immagine è tratta dal testo: “La filosofia dell’Aikido” di John Stevens, Ed. Mediterranee.

12 commenti
  1. Angelo Coppolecchia
    Angelo Coppolecchia dice:

    Grazie maestro Genko,ottima la tua riflessione sul ki,ognuno di noi è unico ,ed è questa unicità a renderci speciali.grazie

    Rispondi
  2. Flaviana Calignano
    Flaviana Calignano dice:

    Viviamo in un momento storico in cui, soprattutto i giovani, si sentono più “sicuri” di se stessi parlando tramite social con i propri amici e usare l’A.I. per scrivere anche solo un pensiero… Concordo con Giancarlo dell’importanza di “sentire” per ritornare/iniziare a vivere pienamente e l’Aikido, ancora una volta, si dimostra essere un grande strumento per sentirsi e accertarsi in tutte le proprie sfumature

    Rispondi
  3. Alessandro Pavan
    Alessandro Pavan dice:

    Il problema è che credo ci sarà la gara a farsi impiantare il chip nel cervello. C’è chi vorrebbe già impiantarselo nella mano per poter pagare i propri acuisti. Una selezione naturale è già iniziata da tempo. Fanatici contro moderati della tecnologia. Tralascio il fatto che alcuni umani “senza chip” sono meno umani di alcune A.I.

    Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *